Secondo uno studio recente, pubblicato su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, la presenza di un supervuoto non sarebbe all’origine della cosiddetta ‘macchia fredda’ nella radiazione cosmica di fondo. Nuovi indizi lascerebbero aperta la strada a spiegazioni più esotiche come, ad esempio, una possibile collisione tra due universi.
La sonda della NASA Cassini ha avuto il suo incontro ravvicinato con Titano, passando a circa 980 chilometri sopra la superficie della luna, prima di iniziare il suo ultimo tour di 22 orbite attorno a Saturno.
Gli scienziati stanno tentando di identificare gli aminoacidi, cioè quei mattoni fondamentali che creano le proteine e supportano tutta la vita sulla Terra, che potrebbero essere alla base della vita extraterrestre.
Una serie di osservazioni realizzate dall’osservatorio per raggi X Chandra e altri telescopi hanno rivelato nuovi indizi sul buco nero che risiede in NGC 4696. Questi dati saranno utilizzati per comprendere l’impatto che l’oggetto ha non solo sulla galassia ma anche sull’ammasso di galassie del Centauro.
L’esperimento LHCb ha annunciato di aver trovato delle anomalie interessanti nel modo in cui alcune particelle decadono. Se confermate, queste discrepanze potrebbero essere il segnale di una nuova fisica non predetta dal modello standard.
Gli astronomi dell’Università della California, a Davis, hanno scoperto una delle galassie più distanti nell’Universo che risale all’epoca della reionizzazione. I risultati sono pubblicati su Nature Astronomy.